Al centro dell'attenzione
È successo
così, io non ho fatto nulla se non aprire gli occhi. Ora sono davanti a
centinaia di persone, sento i loro occhi sul palcoscenico, su di me. Devo
andarmene da qui prima che qualcuno si accorga della mia presenza. Facendomi
piccola piccola dietro la scenografia, mi avvicino lentamente alle
quinte.
"Ehi,
levati che tra poco i ballerini devono uscire per lasciare spazio ad
Odette!" una voce mi sussurra rumorosamente contro. Sono troppo disorientata
per rispondergli, mi limito a scostarmi cercando di non intralciare niente e
nessuno. Cerco la classica porta sul retro che ogni teatro dovrebbe avere. La
trovo!
Esco nel
cortile; il vento autunnale mi investe in pieno viso.
Il mio corpo
trema. Trema per il freddo a contatto diretto con la mia pelle; trema perché
sono sconvolta. Le mie gambe non reggono più il mio peso, quindi mi lascio
cadere sul muretto del cortile del teatro. Piego le gambe e le porto al petto,
stringendomi nel mio corpo infreddolito. Mi faccio piccola piccola, come se il
cielo stesse per cadermi addosso.
Quando i miei
genitori scopriranno che non sono riuscita a controllare i miei poteri
teletrasportadomi su un palcoscenico davanti a centinaia di persone incredule,
probabilmente mi cacceranno di casa. Ho rischiato di farmi scoprire, di farci
scoprire. Forse non sono destinata a tutto questo, forse sono solo uno scherzo
della natura, destinato a rimanere imperfetta per sempre; destinata a
mettere a repentaglio un'intera stirpe di maghi. Nessuno prima di me aveva
mai mostrato agli esseri umani i suoi poteri, ma io forse l'ho fatto. Non sono
degna di questo dono che mi è stato concesso. Ma per me non è un
privilegio, è solo una maledizione. Non potevo essere come le altre ragazze?
Non potevo nascere in una famiglia di comuni mortali? Non potevo avere una vita
senza tutti questi problemi? Avrei preferito vivere una vita mediocre, senza
soddisfazioni. E no, sarebbe stato tutto troppo facile
altrimenti. Sarebbe stato tutto troppo perfetto. Invece è tutto
imperfetto; io sono imperfetta.
"Gaia,
non puoi lasciarti andare così.". È nonna che mi sussurra all'orecchio.
"Lasciami stare, tu non capisci. E poi smettila di sussurrarmi
all'orecchio, se qualcuno mi vedesse parlare da sola mi prenderebbe per pazza
sclerata!" le urla mi si bloccano in gola. Ho appena urlato contro nonna,
ma non ho la forza per chiederle scusa. Non ho più la forza di muovere un
muscolo, non ho più la forza di reagire, e forse non voglio neanche più farlo.
All the attention on me
Everything
happened like this, I haven't done anything a part from open my eyes. I'm in
front of hundred people, I can feel their eyes on the stage, on me. I have to
go out from there because someone could notice me. Making me little under the set
design, I go under the wings.
"Move
yourself from here because ballerinas are coming in the wings to leave Odette
alone on the stage!" a voice whispers me. I'm too confused to reply him,
so I move me trying to don't touch nobody and nothing. I search the back-door
that every theatre should have. I find it!
I go in the
courtyard; autumn wind hits my face. My body is shivering. It's shivering to
the cold's contact with my skin; it's shivering because I'm upset. Legs can't
carry my weight, so I fall down in a courtyard's corner. I flex my legs taking
them to my chest, and I get closer in my cold body. I make my little little,
like the sky is falling on me.
When my
parents will discover that I couldn't control my powers in front of hundreds
surprised people, they'll probably kill me. I've risked to make people discover
me, discover us. Maybe this is not my destiny, maybe this is only a nature
joke, maybe my destiny is to remain imperfect forever; my destiny is to make
end a wizard's generation. Nobody before me have shown normal people his
powers, but maybe I've just done. I'm not worthy of the gift that they've given
me. But it's not a privilege, it's only a curse. Why am I not like other girls?
Why wasn't I born from a normal people family? Why have I a life with these
problems? I have preferred to live a mediocre life, a life without
satisfactions. No, everything would be too easy. Everything would be too
perfect. But everything is imperfect; I am imperfect.
"Gaia, you can't let
yourself go like this.". Grandma is whispering in my ear. "Leave me
me alone, you can't understand how I'm feeling; and stop to whisper in my ear,
if somebody see me talking alone he would think I'm a insane girl!"
screams stopped in my throat. I have just shouted against my grandma, but I
haven't the force to ask her sorry. I haven't the force to move a muscle, I
haven't the force to react, and maybe I don't want to do it.